Una mostra multimediale in occasione del bicentenario della battaglia di Marengo, dove il senso della parola multimediale va inteso come impiego di mezzi differenti per la comunicazione: supporti cartacei, impiego di video proiettati su monitor e su schermi, simulazioni, riproduzioni, mappe, modelli, oggetti, disegni, dipinti originali, multivisioni.
Marengo. Le 25 prairial an 8. Forse nessuna battaglia napoleonica è avvolta nel mito come Marengo. Come allestire una mostra a ‘bassa’ interattività e alta comunicabilità? Dimenticando l’architettura!
Quale architettura? Quegli spazi, volumi, decori e arredi che nelle esposizioni vediamo troppo spesso vivere come protagonisti assoluti e che, al contrario, dovrebbero essere di servizio, di supporto all’esposto. Si è partiti dall’idea di realizzare una mostra multimediale – ossia composta e articolata da molti media – pensata con un “percorso” aperto, strutturato come un CD Rom. Per creare questa possibilità bisognava progettare spazi di comunicazione adatti a questa visione, spazi pensati quasi solo come una ricchezza di informazioni, date attraverso una polisemia visiva e supportate da tecnologie sofisticate. Un percorso vissuto quindi come sommatoria di esperienze preparatorie alla battaglia finale, dove il coinvolgimento emotivo per i visitatori è dato dal punto di vista di un ‘veterano’ disperso tra immagini di guerra. Con questa premessa l’allestimento espositivo non poteva essere che il solo sostegno strutturale della comunicazione in un’interferenza ‘semplice’ con le tecnologie.