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2009


Un rayon vert dans une nuit blanche - Lumières du cosmos

Concept et Curatrice: Paola Antolini
Direzione Artistica: Lucien Clergue - Alex Donadio
Live performance: Jean-Michel Jarre

Paris

client: Observatoire de Paris

2009 Anno Mondiale dell’Astronomia (AMA), ricorrenza del quattrocentesimo ‘anno galileiano’. Artisti e scienziati, insieme al Presidente dell’Osservatorio di Parigi, si sono mobilitati per offrire alla città, nella serata della Nuit Blanche, un’illuminazione insolita e di grande suggestione. Un'ottima opportunità oltretutto per la cultura scientifica italiana, così fertile nella terra di Galileo Galilei, che nel 1609, esattamente 400 anni fa, alzò per la prima volta al cielo il suo cannocchiale. In questa ‘notte bianca’ un grande raggio laser verde è stato lanciato dalla terrazza dell’Observatoire, segnando, fisicamente, nel cielo di Parigi la direzione del suo meridiano.
Osservatorio storico questo, dove ‘vive’ il Genius loci italiano: Louis XIV, il Re Sole, invitò nel 1669 Gian Domenico Cassini per dirigere questo centro di osservazione degli astri. E qui Cassini svolse un’attività d’eccellenza coronata da grandi scoperte. La dinastia degli scienziati Cassini poi s’impose, anche e soprattutto per la loro qualità culturale, per 125 anni.
In questo luogo si scoprì la velocità della luce per la prima volta nella storia dell’umanità. Era il 1676.
Contemporaneamente al fascio verde di luce coerente e brillante che svettava nel cielo di Parigi, in basso, nel Cortile d’Onore dell’Osservatorio, si proiettavano dei video con rare e poetiche immagini del Cosmo di Lucien Clergue (primo fotografo arrivato agli onori dell’Accademia delle Belle Arti di Parigi), assieme ad altre immagini associate di grandi artisti moderni e contemporanei ispirate dal Cosmo e ancora con altre immagini affascinanti catturate dal telescopio HUBBLE offerte da  George Smoot (premio Nobel per la fisica nel 2006 ma interessato particolarmente alla cosmologia).
Colonna sonore d’eccezione: un inizio emotivo con ‘Bohemian Rhapsody’ dei Queen offerta con entusiasmo da Brian May (laurea con lode in Fisica, dottorato di ricerca in Astronomia dell'infrarosso che abbandona per dedicarsi alla sua sfolgorante carriera musicale, dottorato in astrofisica conseguito nell’agosto 2007) e l’entusiastica partecipazione di Jean-Michel Jarre con sue le raffinate evoluzioni sonore. Tutti gli artisti menzionati erano presenti all’evento.